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La psicologia scienza "debole"
La psicologia scienza "debole"
  01/10/2015 - alessandro

Uno studio molto vasto, apparso il 27 agosto 2015 sulla prestigiosa rivista americana "Science", ha mostrato come di fronte a circa 100 studi scientifici svolti in ambito psicologico, solo il 39% di questi risultavano replicabili e dunque "validi" secondo il modello scientifico.

 

Gli scienziati che hanno svolto questo studio chiamato "Reproducibility Project", tenuto al Centre for Open Science (Charlottesville, Va.) hanno dimostrato che la maggior parte degli esperimenti e delle ricerche in psicologia hanno una scarsa riproducibilità, ossia, se si tenta di riprodurre lo stesso esperimento, i risultati non concordano con quelli dell'esperimento iniziale. 

 

La riproducibilità non è un fattore secondario, ma è una delle componenti essenziali perchè una ricerca possa essere considerata "scientifica".

 

Gli autori dello studio non hanno inteso con ciò sminuire la psicologia come scienza, bensì fanno rilevare come occorra mentenere un atteggiamento sempre molto prudente quando ci si riferisce a tecniche strumenti e terapie dandone per assodata la "scientificità" secondo criteri che sono in realtà molto labili.

 
I ricercatori concludono affermando che "ci si dovrebbe affidare meno ai risultati di molti esperimenti che vengono invece presi come evidenze empiriche a supporto di alcune teorie".
 
In psicologia e soprattutto in psicoterapia, questa scoperta concorda con quanto gli psicoanalisti affermano da molto tempo circa l'inattendibilità di gran parte dei dati a supporto di terapie di stampo più cognitivo-comportamentale, che alla luce dei fatti, risultano in molti casi efficaci, ma solo in alcune condizioni particolari, in laboratorio ad esempio, ma sono poi diffcilmente replicabili nei contesti clinici, nella vita reale, dove le variabili in gioco (personalità del terapeuta, specificità individuale del paziente, contesto di riferimento, presenza di altre partologie, ecc..) non sono del tutto controllabili. 
 
La psicologia è certamente una scienza e anche la psicoterapia si può considerare una scienza, ma si tratta di scienza "deboli" e non di scienze esatte come la matematica o la fisica, per questo occorre continuare a fare ricerche ed esperimenti, ma bisogna anche saper poi con saggezza e intelligenza, guardare al mondo reale e ai pazienti come a delle persone uniche e non riproducibili.
 
Dott. Alessandro Raggi
 
Fonti:

 

Foto:

Il Dr. Brian Nosek e il team del "Reproducibility Project" al Center for Open Science in Charlottesville (USA)